Ricordo di Pierino Policicchio
Maestro di vita
di Vittorio Aloe
Dopo Natuzzo Marinaro e Mimì Alecce, anche Pierino Policicchio lascia questo mondo terreno per iniziare lasua nuova avventura in un mondo ove l’ingiustizia non alberga e la gioia di vivere nell’eternità è la giusta ricompensa per chi, come loro, hanno vissuto una vita terrena al servizio della gente e nel rispetto delle leggi e del ruolo che ciascuno di loro si è conquistato con sacrificio.
Cosa di dire di Pierino Policicchio a testimonianza di una vita passata nel rispetto dei valori che hanno sempre contraddistinto il suo operare ed il suo vivere civile .
Tutto quello che dirò di Pierino, sarà senz’altro una ripetizione del comune sentire che da sempre circola nella nostra città, nel suo vasto circondario e sulla bocca di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo nella vita .
Un coro costante e univoco di giudizi positivi che fanno di Pierino un esempio da imitare per l’impegno da lui profuso in tutte le manifestazioni della sua vita, come maestro, come politico, come marito e padre.
Consentitemi di leggere qualche nota tra le tante che Pierino, sin da giovanissimo, era solito scrivere sul suo Registro di classe durante la sua vita di educatore e che moltissimi di Voi certamente non conoscono:
16.10.1951 – Inizio anno scolastico:
“Ultimo anno di scuola con i miei cari scolari che – da cinque anni – dividono con me gioie ed amarezze ! alla fine essi mi lasceranno per sempre. Ovunque essi vadano, sia che seguano un altro corso di studi, sia che intraprendono un lavoro, per poter continuare il loro cammino hanno bisogno di un raggio che li guidi e li sproni: il raggio di luce che la nostra scuola ha il compito di accendere negli animi loro.
Raggio inestinguibile, che ritrovino sempre vivo nel dubbio, nell’incertezza, nella difficoltà: guai se questo a poco a poco, oscillando, dovesse spegnersi. Essi brancolerebbero nel buio.
Veramente nobile è il compito che la Provvidenza di Dio ha affidato a noi maestri: Siamo educatori! La Patria affida a noi maestri i suoi gioielli più inestimabili: I bambini. Siamo noi chiamati a rafforzare i loro corpi, ad ingentilire ed educare i loro animi.
Siamo noi chiamati ad essere guida ed esempio di questi bambini, si che un giorno non lontano – divenuti uomini – rispettosi dei diritti altrui e delle leggi, possano operare, nel posto da Dio loro assegnato, per la maggior gloria e fortuna della Patria e dell’Umanità intera.
Che il Signore mi guidi e mi illumini durante il lavoro di quest’anno scolastico!”
21.05.1952 – (vigilia fine anno)
“L’anno scolastico volge ormai alla fine: fra giorni si raccoglierà il frutto di quanto si è seminato: voglia Iddio che la semente gettata nell’animo e nella mente degli alunni fruttifichi, come nella Parabola del Vangelo”.
20.06.1952 – Fine anno scolastico
“L’anno scolastico è terminato. E’ veramente triste il momento dell’addio, della separazione con i piccoli amici con i quali si sono trascorsi alcuni anni insieme. Addio, miei cari alunni. Il Signore vi sostenga e vi illumini sempre ! Siate probi cittadini, onesti lavoratori, ottimi professionisti. Se sarete tali, la Patria guarderà con più fiducia all’avvenire che sarà luminoso”.
Così scriveva Pierino, giovane maestro che iniziava il suo cammino nel mondo del lavoro.
In questi scritti si può compendiare tutta la sua vita che, senza alcuna sbavatura, ha continuato ad essere vissuta, nel rispetto dei principi cui Egli si è ispirato e che si possono così sintetizzare:
– Fede – Amore per la Patria – Responsabilità – Impegno sociale
Pierino conosce il contenuto di questo mio breve ricordo, che opportunamente modificato, gli è stato letto durante una serata di incontro nel 2003 con i suoi alunni della 4 e 5 elementare, approvandolo.
Consentitemi, perciò altri brevi riferimenti di vita vissuta per tratteggiarne la sua figura e per evidenziarne le sue doti.
Come Maestro di scuola è stato il punto di riferimento per tutti i genitori che dovevano iscrivere i propri figli alla prima classe.
Senza nulla togliere ai maestri del tempo, anch’essi molto validi e responsabili, tutti tentavano di iscrivere il proprio figliolo nella classe ove insegnava il Maestro Pierino.
Educatore e maestro molto capace, sempre presente a scuola era sempre disponibile a dare il necessario sostegno a quanti, non sufficientemente bravi, necessitavano di qualche ripetizione.
Con entusiasmo ed affetto amava ripetere ai quattro venti, incontrando i suoi alunni “è stato un mio alunno” .
Come politico, ha dimostrato alto senso civico nell’amministrare la cosa pubblica, impegnandosi con onestà e capacità, negli scarsi limiti imposti dai mezzi finanziari disponibili, per risolvere i grossi problemi che in quel tempo affliggevano le popolazioni del Sud.
Ha sempre inteso la vita politica come impegno al servizio dei cittadini, non ha mai usato la politica per reconditi fini personali .
Anche qui non ha mai dimostrato arroganza, nonostante la forza elettorale che esprimeva; al contrario, ha sempre cercato di dare spazio alle opposizioni, senza mai mortificarle, ma cercando di fare tesoro dei loro suggerimenti nella ricerca delle possibili soluzioni dei problemi della città .
Si è messo da parte quando il suo nome, in contrapposizione con altri del suo stesso partito o di altri partiti, poteva creare spaccature che potessero nuocere all’unità del partito ed alla formazione della coalizione, dimostrando serietà, disponibilità ed attaccamento ai colori di partito, ed accettando collocazioni minimali, nonostante l’ampio consenso che gli veniva accordato dagli elettori .
Come marito e come padre, conseguentemente, non poteva non esprimere il meglio delle sue qualità nella conduzione della propria famiglia alla quale, con attaccamento impegno e sacrificio, non ha fatto mai venire meno i suoi insegnamenti e la sua costante presenza, nonostante tutti gli impegni dei quali ho brevemente accennato .-
Impegni, che hanno fatto della vita del Maestro Pierino una vita intensa, vissuta nel rispetto delle regole e nel rispetto delle altrui posizioni, vita vissuta con la capacità di saper coniugare IL LAVORO LA FAMIGLIA LA POLITICA L’IMPEGNO SOCIALE.
Senz’altro questo mio breve ritratto, fatto per grandi linee, non rende completamente merito alla figura di Pierino Policicchio il quale, tra i tanti pregi, ha avuto anche la capacità di capire ed affrontare con serenità e come dono di Dio la sofferenza, nei momenti difficili della sua esistenza, che pure ci sono stati .
Il sorriso, che non costa nulla, e che sempre si incontrava sul viso di Pierino, è la chiara e lampante testimonianza di chi ha vissuto la propria esistenza nella convinzione di avere sempre operato per l’altrui bene e di avere fatto tutto ciò che era possibile fare, nel rispetto delle leggi, per la crescita del proprio Paese.
Che Iddio lo abbia con se, e da Lassù Pierino possa illuminare i giovani, nei quali poneva tanta fiducia, al rispetto di quei principi che hanno fatto di lui un punto di riferimento da imitare.
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