“una storia esemplare, una favola per adulti”
Luigi Aloe
“Illustre professoressa Levi Montalcini, oggi l’Università di Bologna, nell’aula magna di Santa Lucia e con le forme solenni del rito medioevale, ha conferito una laurea in storia, honoris causa, a Giovanni Spadolini.
Una grande occasione culturale, un’imponente scenografia per il Presidente del Senato” (…)
L’anno precedente toccò, con notevole preveggenza ad Alexander Dubcek, prima che fosse portato in trionfo a Praga” (…)
“Ma perché racconto tutto questo proprio a lei, signora Levi Montalcini?
Quel che le scrivo stasera, su questa cartolina, è quasi una storia esemplare, una favola per adulti. Non ha quelli che si chiamano, in gergo giornalistico, ‘polemici’, non ha doppi fondi.
E’ una vicenda bella e basta. E qualche volta vale la pena di soffermarsi anche su una di queste, anche perché sono abbastanza rare.
Dunque, nella stessa Università di Bologna, nella stessa aula magna, e dinanzi al medesimo rettore magnifico Fabio Roversi Monaco, s’era svolta qualche giorno fa un’altra cerimonia, la consegna di una laurea, per meriti speciali. Ma non ad un uomo illustre, ad un grande protagonista, ad un potente dello Stato.
Di solito, gli atenei preferiscono questo tipo di eventi, perché danno lustro, lucidano l’immagine. Ma è merito di Bologna, per una volta, averlo dimenticato.
Lei è stata la madrina, professoressa, della laurea concessa a Luigi Aloe. Ex emigrante, ex muratore in Germania, ex alunno di quarta elementare impossibilitato a passare in quinta.
Ebbene Luigi Aloe è ora dottore in biologia, può diventare a pieno titolo un ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche”.
(…)“Avevamo lasciato questo calabrese, quasi analfabeta, al suo rientro dalla Germania, dove aveva fatto il muratore. Luigi si ammala, e nel letto scopre lo studio.
Va a fare l’operaio in fabbrica, ma intanto frequenta le scuole serali, e arriva fino alla maturità liceale. Poi, per caso, a Perugia, lavora in un laboratorio di istologia e fa il tecnico di laboratorio. Diventa così bravo, in quel ruolo prezioso che lei, signora Levi Montalcini, riesce a farsi mandare Luigi in America, a Saint Louis, dove insegnava, e dove stava seguendo quell’imprendibile NGF, Fattore di Crescita Nervosa, che doveva costituire la sua grande scoperta.
E Luigi Aloe va in America, rimane anni accanto a lei, l’aiuta nei suoi esperimenti, tanto che lei ha scritto nel suo libro: ‘Difficilmente il progetto NGF avrebbe potuto sopravvivere senza l’aiuto di due giovani amici, da più di vent’anni miei collaboratori prima a Saint Louis ed in seguito a Roma, Pietro Calissano e Luigi Aloe’.
Calissano è uno scienziato a pieno titolo, ma Luigi Aloe resta un tecnico, ormai noto ovunque, ma senza laurea. Dotato di un vero intuito scientifico, di quello che lei, signora Montalcini, chiama un “pollice verde” per la scienza.
E finalmente, pochi giorni fa, a Bologna, Aloe ha avuto quella laurea che gli serviva, e che le circostanze della vita gli avevano impedito di prendere.
Un pezzettino del premio Nobel che le fu dato nel 1986 era anche suo, e lei ha voluto che lo si premiasse.
La morale di questa storia è natalizia. La tenacia e la dedizione sono qui tanto ripagate. C’è un’umanità intel- ligente e laboriosa che talvolta riesce a farsi riconoscere.
Una laurea così onora una Università..
Un saluto da Andrea Barbato”.
Riduzione di quanto ha scritto il noto giornalista della RAI-TV nel programma televisivo “La Cartolina” (RAI UNO – 11 dicembre del 1989) in occasione della consegna della laurea “Onoris causa” conferita al nostro concittadino.
Andrea Barbato, cronista capace di dare voce in modo semplice agli interrogativi degli italiani, per i telespettatori che lo ricordano è stato “quello della cartolina”, una trasmissione nella quale il giornalista leggeva una “cartolina” virtuale inviata a noti personaggi della politica, dell’economia, dell’arte e dello spettacolo.
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L’altro giorno per caso ho incontrato una ex mia collega di ufficio.
Mi ha detto le testuali parole:”ti sei visto in TV il film di Rita levi Montalcinini? Io gli risposi si.
Ma sai che nel film che interpretava un collaboratore della Montalcinini era il fratello di Aldo aloe di amantea?
Sono rimasto abbastanza sorpreso e in quel momento mi sono ricordato velatamente che Aldo aloe tantissimi anni fa mi aveva raccontato che suo fratello luigi era un collaboratore di Rita levi Montalcinini.
Chi ti scrive è un ex collega di ufficio di Aldo che con il quale ha trascorso assieme 30 anni nello stesso ufficio ed era molto legato a lui ed alla sua famiglia.
Sono stato io che ho trascorso assieme a lui l’ultima serata della sua vita in occasione del 18 compleanno di sua figlia Paoletta.
Ho sofferto molto dopo la sua morte per l’amicizia che ci legava.
Mi farebbe piacere avere con te almeno un contatto telefonico.
Il mio numero è 3497791600 e mi chiamo Marcello petrisano, sono originario di Scigliano in provincia di Cosenza e abito a Mendicino sempre in provincia di Cosenza.
Chissa………
Caro Luigi, ti ho conosciuto al chiosco di San Bernardino ad Amantea, ove ho aquistato un tuo libro, molto culturale e umano. Io non ero accorrente della bravura che hai trasmesso ai tuoi amici con tanta umilta’ e caritatevole . Sei la bandiera di Amantea e poi sapendo la vita della tua famiglia molto modesta ,infatti mi mi ricordo tuo padre ,pescatore e tua madre casalinga che ha cresciuto una grande famiglia tutti voi dovete essere orgogliosi della tua famiglia e di tua nonna zia Rosaria che con le sue erbe naturali guarira molti malati, allora dottori ce ne erano pochi e le nostre mamme ci mandavano da Zia Rosaria che anche con le mani sporche metteva nelle ferite le sue preferite erbe. IO sono cresciuto nel tuo quartiere e a 18 anni sono emigrato negli stati uniti ove vivo li’ con tanta nostalgia di Amantea,. la quale l’hanno fatto ridurre in brutte acque, la chiamavano, la perla del tiirreno negli anni 50, adesso ti fa’ paura. SE ci fossino stati buone persone , onesti come te forse la sitaaaaaauazione avrebbe canbiato . ti Auguro un mondo di benessere a te e alla famiglia abbracci fraterni amico d’infanzia Rocco Veltri prer favore rispondimi