Spero che i nostri visitatori ed, in particolare, gli autori dei precedenti testi vorranno perdonarmi se mi permetto di aggiungere una mia piccola “tradizione” personale legata alla Fiera.
Pur essendo nato ad Amantea, risiedo da anni a Roma; nonostante ciò, tutte le volte che mi è possibile sono presente alla Fiera.
Della Fiera mi piacciono soprattutto gli aspetti meno chiassosi e “sfolgoranti”.
Difficilmente qualcuno di voi potrà vedermi fra le bancarelle durante il giorno; preferisco passeggiare per le strade la sera (o, addirittura, la notte) quando i “ferari”, dopo una pesante giornata di lavoro, ripongono la loro mercanzia o la coprono con pesanti teloni incerati e si concedono finalmente un pasto (più o meno lauto) ed il meritato riposo.
Per me, comunque, “la Fiera” era andare a mangiare un panino con “rape e sazizza” da Peppe Colla.Questa era la mia “tradizione” fieristica (forse un po’ infantile), ma vi posso assicurare che il gusto di quel panino “annuale” per me non aveva uguali.
Vincenzo Bello